Il compito giusto alla persona giusta (sempre)
Cosa significa affidare il compito giusto alla persona giusta?
Significa passare dal “si è sempre fatto così” al “proviamo a fare colà”. Forse sbaglieremo, ma almeno avremo imparato qualcosa di nuovo.
Non sempre si individua a colpo sicuro la persona a cui assegnare un compito. Talvolta quella persona non ha le competenze tecniche per quel task, ma bensì quelle trasversali adatte al compito. Ad esempio, la capacità di comunicare efficacemente, di saper mediare e negoziare, di mantenere la calma in situazioni di perenne cambiamento, di risolvere velocemente problemi in autonomia e così via.
Le partite si svolgono molto più spesso su questo campo di gioco piuttosto che su quello del mero (seppur necessario) risultato tecnico.
È il caso di un’azienda in cui era stato dato in gestione il budget di un ADV su Google a una persona che aveva tutte le carte in regola per preparare una campagna super performante, ma mancava della capacità di gestire gli errori rimanendo tranquilla e trovando una soluzione, negoziando col cliente. Purtroppo, in questo caso è stato fatto un errore che ha causato un danno di qualche migliaio di euro. La persona è andata completamente nel pallone, non sentendosi più in grado di gestire il problema, né le comunicazioni con il cliente. A quel punto è subentrata un’altra persona, meno preparata sul tema specifico, ma più capace di gestire la crisi, riuscendo a portarsi a casa il risultato: il cliente è rimasto affiliato all’azienda e ha continuato a fidarsi e a investire.
Come si possono vedere i talenti?
Capire quali talenti hanno le persone del nostro team è facile e complesso allo stesso tempo. Facile perché il talento è qualcosa di osservabile, che alla persona riesce facile e riesce bene. È però altrettanto complesso comprendere come mettere a frutto quel talento in ambito lavorativo. Spesso capita di vivere i propri talenti addirittura come limitazioni. Una ragazza vive con estrema difficoltà la sua natura responsabile perché nel suo lavoro non le delegano alcuna responsabilità. Passa il tempo a preoccuparsi che gli altri facciano quello che devono fare ma senza avere il ruolo per poter fare qualcosa di concreto a riguardo: una doppia frustrazione! Riconoscendole il ruolo di Responsabile può rifiorire!
Un altro caso: una persona super estroversa e con grandi capacità comunicative, è stata assegnata al centralino. Certamente in quel ruolo può esercitare i suoi talenti, ma passato qualche anno, con più competenze e maturità, quei panni iniziano a stringere. Ecco che in un ruolo di back office commerciale, può fare davvero la differenza per la sua azienda!
Parti dall’osservazione e dall’autoanalisi
Alcune domande che si possono fare sono:
- cosa ti viene facile?
- in cosa ti senti bravo/a?
- cosa ti dicono gli altri?
- che tipo di attività ti fanno entrare in flow?
- che tipo di attività non ti costa fatica?
Per un’analisi ancora più accurata può essere utile un vero e proprio bilancio di competenze. Esistono molti test che individuano le caratteristiche personali. Una volta identificati, ci si deve chiedere come questi talenti possano dare il loro massimo in favore della persona e dell’azienda. Quando si raggiunge questo risultato… bingo!
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